Taiji Quan - Qi Qong - Wudang - e stili Interni

TAIJI QUAN -(Lao Jia - Antico sistema)




La boxe della suprema polarità (太極) abbreviato in Taiji o Tai Chi; stile interno delle arti marziali cinesi nato come tecnica di combattimento, è oggi conosciuto in occidente soprattutto come ginnastica e come tecnica di medicina preventiva.

 Origine:





Esistono differenti opinioni sulla nascita di questo stile:
  • una tradizione ne situa la nascita durante la dinastia Yuan (1279-1368) ad opera del monaco Zhang San Feng. L'attribuzione della fondazione del Taijiquan a Zhang Sanfeng appare per la prima volta nel testo Taijiquan Xiaoxu (太极拳小序) scritto da Li Yishe (李亦畲) nel 1867, che però la colloca nell'epoca della dinastia Song;
Wu Bin, Li Xingdong e Yu Gongbao riportano di altre leggende in cui compare che il Taijiquan sarebbe stato creato da Han Gongyue (韩拱月) e da Cheng Lingxi (程灵洗


  • durante l'epoca della dinastia Liang (502-577) mentre altri ancora dicono che sarebbe stato fondato nell'epoca della dinastia Tang da Xu Xuanping (许宣平) e Li Daozi (李道子);
  • un'altra opinione la fa coincidere con l'origine dello stile Chen, ad opera di Chen Wang Ting (陈王廷), durante la dinastia dei Ming (1368-1644).
Mentre le prime idee non sono ad oggi supportate da alcuna documentazione storica, quella che fa risalire il Taijiquan allo stile della famiglia Chen, ha trovato riscontri nelle ricerche condotte da Tang Hao, storico delle arti marziali cinesi. Chen Wangting avrebbe creato il suo stile assorbendo caratteristiche di altri stili, in particolare il Changquan descritto da Qi Jiguang; inoltre vi avrebbe mescolato teorie mediche, antichi esercizi di ginnastica e la filosofia dell'Yijing. Secondo il libro Chen Style Taijiquan Chen Wangting combinò i movimenti marziali con le tecniche del Daoyin, del Tuna (esercizi respiratori) ed il Wuqinxi; inserì dei movimenti a spirale in accordo con il fluire dell'energia nei meridiani (Jingluo); creò gli esercizi in coppia detti Tuishou che ebbero il vantaggio di evitare i ferimenti durante gli allenamenti; creò una sequenza di allenamenti di base del combattimento con la lancia in coppia; sviluppò delle teorie di pugilato. Zheng Qin e Zhao Yonggang riferiscono cinque idee sulla possibile fondazione del Taijiquan: oltre a riportare il già citato Tang Hao con la teoria di Chen Wangting come fondatore, essi riportano Xu Xuanping nell'epoca Tang e Zhang Sanfeng, Chen Pu di Chenjiakou durante la dinastia Ming e Wang Zongyue durante la dinastia Qing.












I 10 principi del TAI-CHI

  1. Essere vuoti, avere la mente pronta e l'energia della sommità del capo
  2. Tenere rientrato il petto e stirare la schiena
  3. Rilassare la vita
  4. Distinguere il vuoto e il pieno
  5. Abbassare le spalle e far scendere i gomiti
  6. Usare il pensiero e non la forza muscolare
  7. Accordare la parte superiore con quella inferiore
  8. Unire la parte esterna con quella interna
  9. Muoversi in modo continuo e senza interruzioni
  10. Cercare la calma nel movimento


Principi fondamentali


Il nome di questo stile contiene già importanti elementi teorici che sono alla base di esso. Il termine Taiji (太极) fa la sua comparsa per la prima volta nell'Yijing, nel capitolo intitolato Xici (系辞). Vi si può leggere: Nei cambiamenti, c'è il Taiji che genera i Due Principi (Liangyi); i Due Principi generano le Quattro Immagini (Sixiang); le Quattro Immagini generano gli Otto Trigrammi (Bagua). Importante è il collegamento con il Diagramma del Sommo Polo (Taijitu), creato dal Neo-Confuciano Zhou Dunyi (周敦颐, 1017–1073), che è anche il simbolo dello stile universalmente riconosciuto. Zhou Dunyi scrive: Wuji e poi il Taiji. Nel movimento il Taiji crea lo Yang. Quando il movimento ha raggiunto il suo limite, c'è la immobilità. Quando immobile, il Taiji crea la Yin. Quando l'immobilità ha raggiunto il suo limite, c'è il ritorno al movimento. Movimento e Immobilità si alternano. Uno è l'origine dell'altro. Carmona riferisce che la principale risorsa teorica dello stile è il Taiji Quanpu (太极拳谱), di Wang Zhongyue (王宗岳), scritto durante il regno di Wanli (万历,1572-1620) della dinastia Ming. Wang Zongyue (王宗岳) ha scritto: Il sommo polo, nasce dal non sommo, oppurtunità del movimento, è anche madre di Yin e Yang

 

Le Cinque Azioni e gli Otto Trigrammi


Le cinque Azioni rappresentate nei cicli creativo (linee nere) e distruttivo (linee bianche)
Se gli Otto Trigrammi, come abbiamo visto sono legati alla teoria di Yin Yang, un'altra idea della cultura tradizionale cinese recepita dal Taijiquan è quella delle Cinque Azioni (wuxing, 五行). Essi sono: Mu (,Legno), Huo (,fuoco), Tu (,Terra), Jin (,Metallo), Shui (,Acqua). Si legano a cinque tipologie di passi (五步).
La relazione tra i Cinque Passi e le Cinque Azioni nel Taijiquan
Passo
Pinyin e Cinese
Azione
Pinyin e Cinese
passo che avanza
Jinbu 进步
il Metallo
Jin
passo che arretra
Tuibu 退步
il Legno
Mu
sguardo a destra
Youpan 右盼
il Fuoco
Huo
guardare a sinistra
Zuogu 左顾
l'Acqua
Shui
tranquillo al centro
Zhongding中定
la Terra
Tu
Gli Otto Trigrammi sono Qian (乾), Kun (坤),Gen (艮),Dui(兑),Zhen(震),Xun(巽),Kan(坎),Li(). Nel taijiquan si legano ad otto porte(bamen,八门).


Una rappresentazione degli Otto trigrammi
La relazione tra gli Otto Trigrammi e le Otto Porte nel Taijiquan]
Porta
Pinyin e Cinese
Trigramma
Pinyin e Cinese
parare
Peng
maschile
Qian
tirare indietro
Lu
femminile
Kun
premere
Ji
fossa
Kan
spallata
kao
calma
Gen
spingere
An
separarsi
Li
tirare in basso
Cai
gentile
Xun
deflettere
Lie
assordare
Zhen
gomitata
zhou
conseguire
Dui
Otto Porte e Cinque Passi uniti insieme danno vita a Tredici Figure (Shisanshi,十三势) secondo Jou Tsung Hwa















Teoria dello Yin e Yang 阴阳 :
quando sono apparsi, questi due termini designarono inizialmente l’ombra per lo Yin e la luce del sole per lo Yang. In seguito gli antichi hanno allargato il senso per finalmente parlare di dualità, l’ambivalenza della realtà materiale. Lo Yin e Yang è uno dei domini essenziale alla dialettale antica cinese, e il tema più importante del libro delle mutazioni che approfondisce inoltre l’universalità di questa dualità- lo Yin ( - -) e lo Yang ( - ) compongono gli otto trigrammi dalle sovrapposizioni  si formano i 64 esagrammi raccontano le complesse vicissitudini della natura e della società.
La dualità Yin e Yang impregna la teoria tradizionale del Wushu Kung Fu, teoria che comprende la spiegazione delle tecniche, i loro principi e il loro lavori, i principi di attacco ecc… in corrispondenza con la dualità Yin Yang sono apparsi una serie di coppie antitetiche in relazione con il Wushu Kung Fu: movimento/immobilità, attacco/difesa, flessibilità/ rigidità, vuoto/pienezza, apertura/chiusura, avanzare/indietreggiare, mostrare/nascondere, piegare/tendere ecc…Wang ZongYue nel suo Taiji Quan Jing, sottolinea dalle prime pagine che l’essenza della boxe taiji risiede nella capacità di padroneggiare le coppie immobilità/ mobilità e chiusura/apertura.
Numerosi stili di Wushu Kung Fu, mettono in primis la fermezza nella flessibilità, il movimento presta e l’immobilità assoluta, il ritmo marcato. Per esempio, le 12 forme di Chang Quan che richiedono”la mobilità delle onde”, “l’immobilità della montagna””,la prontezza della scimmia”,”la lentezza della pica quando si posa, l’equilibrio della gru su una sola zampa, la rettilineità del pino, la rotazione della ruota, la flessibilità dell’arco” ecc…  e materializza sotto diversi aspetti le relazioni Yin Yang. Da un punto di vista strategico, l’utilizzazione  giudizioso della relazione antagonista Yin Yang è la chiave della vittoria, così « vincere lo Yang con lo Yin, vincere lo Yin con lo Yang » “superare la forza con la flessibilità, controllare la flessibilità con la forza” dunque in generale confrontare un azione al suo opposto rimane un principio fondamentale del combattimento.







Teoria degli 8 trigrammi   八卦掌(BAGUA ZHANG)
Secondo la teoria degli 8 trigrammi o Bagua, tutte le cose derivano da sottili combinazioni dello Yin Yang. La teoria del Bagua, dello Yin Yang e la dottrina del Taiji appartengono alla stessa categoria. In effetti dal Taiji  provengono lo Yin e Yang, quanto agli otto trigrammi del Bagua, si riferiscono agli mutamenti . Da un punto di vista etimologico(è la scienza che studia l'origine e la storia delle parole), il carattere gua è composto dal carattere gui che rappresenta un utensile di giada utilizzato in passato dai signori, durante delle cerimonie e dal carattere bu  che significa “divinazione”. I trigrammi sono ripartiti in un cerchio in otto direzioni( rosa dei venti) più quattro angoli, secondo le quali si ipotizza e si fanno congettura sulle trasformazioni del cielo e della terra. I trigrammi sono degli insieme composti da tre tratti( discontinui per lo Yin e continui per lo Yang) o Yao sovrapposto dal basso in alto, e con combinazioni diverse.
Molti stili di Wushu Kung Fu sono in relazione più o meno diretta con i trigrammi del Bagua.
Tuttavia, se esiste uno stile che applica in modo concreto la filosofia del Bagua e l’impiego come principio diretto, è senz’altro il Bagua Zhang 八卦掌. uno stile che è stato creato dalla dottrina del Bagua e dei mutamenti. Ogni palmo rappresenta un trigramma, quindi otto palmi in tutto, che si combinano tra di essi in 8x8=64 palmi, rappresentando l’infinità delle variazioni. Ma sono gli spostamenti in cerchio, le rotazioni continue destra-sinistra, i cambiamenti di guardia improvvisa che costituiscono la particolarità, la caratteristica più evidente di questo stile e dimostra la stretta relazione con la dottrina” dell’I Jing”. I passi si effettuano lungo un cerchio immaginario, il busto girato verso il centro. Durante la camminata, quest’ultimo resta fisso e solo la parte inferiore del corpo è in movimento, come l’opposizione pienezza e vuoto è molto palese. Lo stesso per i spostamenti simmetrici, le transizioni Yin/Yang, i movimenti estremi che mutano nel loro opposto in un incatenamento ininterrotto testimoniano della ridondanza (la ridondanza è definita come l'esistenza di più mezzi per svolgere una determinata funzione- in ingegneria) propria alla teoria dei trigrammi del Bagua.




Principi dell’unità del corpo Xing  e dello spirito Shen
L’unità del corpo e dello spirito applicato al Wushu Kung Fu si legge “ controllare il corpo e lo spirito 形神兼备”o innalzare il corpo e lo spirito内外兼修”. E una questione filosofica che si basa sul materiale, lo spirituale e la consapevolezza della propria esistenza. Del corpo e dello spirito, quale dei due per prima? Quale dei due condiziona l’altro? Questo problema fondamentale non ha smesso di dividere i spiritualisti e materialisti nel corso della storia della filosofia. Le filosofie materialiste cinesi Xunzi e Fan Zhen consideravano che lo spirito nasce a condizione che il corpo ci sia 形具而神生, che lo spirito esiste e sparisce con il corpo 形存则神存,e in quanto entità inseparabile il corpo e spirito, si influenzano mutuamente 形谢则神灭.  Queste sono le basi dell’ideologia dell’unità pscico spirituale.Quest’unità è nel presente esempio, una delle particolarità importante del Wushu Kung Fu.Corpo e spirito sono nel Wushu Kung Fu concetti dalle molteplici connotazioni (da più significati). Dal punto di vista del carattere Xing , esso descrive il corpo umano nella sua totalità e cioè, organi, le membra, i sensi e quindi le sue funzioni. Ma si rifà anche alla nozione di forma, cioè alla posizione delle mani, del corpo, dello sguardo e anche i passi. Quanto al carattere shen , significa su un primo piano, il lato funzionale, cioè lo spirito, la coscienza, le attività del pensiero, su un secondo piano le qualità morali come la bontà, il coraggio, l’intenzione ecc…se si stabilisce un parallelismo tra le coppie corpo/spirito e esterno/interno, il corpo(o forma) è la concretizzazione esterna del movimento, interno e il contenuto spirituale e psicologico. Si capisce meglio così la distinzione (storica) fatta tra stili interni e stili esterni: come stili esterni mettono l’accento sull’aspetto fisico mentre il
lavoro spirituale( quindi interno) é più importante.

Sotto l’influenza di questa filosofia, “dominare il corpo e lo spirito” è diventato uno dei principi dell’allenamento Wushu Kung Fu. nonostante la polverizzazione di stili e di scuole avendo tutte le loro esigenze, riescono a riconoscere senza eccezione sull’importanza del tutto uno corpo e spirito.
Il Wushu Kung Fu vede l’uomo come un insieme, ed è naturale che la pratica mira a elevare “corpo e spirito”. Le esigenze della pratica di base (fondamentali) del Wushu Kung Fu, non sono solo severi riguardante il metodo e i passi e le posizioni, ma anche in quello che riguarda il lavoro sul “Qi” e la respirazione e necessità per esempio di “concentrarsi sul “Dantian 丹田” “riempire il basso ventre di Qi” o di adottare una respirazione addominale. Solo combinando questi due aspetti della pratica si riconoscono il benessere per il corpo e spirito( è chiaro che come spirito o Shen si intende energia mentale) che diventano in perfetto equilibrio. Il  Wushu Kung Fu ci dimostra infatti gli effetti come l’intenzione, il temperamento, l’energia e del vigore che emerge.
Per questo è fondamentale di “trasmettere la volontà attraverso la forma”. In effetti, i differenti movimenti del tronco e delle quattro membra costituiscono a vista e in modo palese “ l’esterno”che deve tradursi in intenzione, determinazione (Yi) in ogni gesto. Le posture sono l’aspetto visivo del movimento, mentre l’intenzione e il vigore risultano essere la maestria, il controllo cosciente della tecnica e del ritmo(velocità di esecuzione). Lo spirito” Shen”appare quindi come una funzione, un effetto della forma. La manifestazione più evidente della coordinazione corpo/spirito è la regola “sguardo che focalizza la mano che arriva”. Lo sguardo, deve essere acuto e penetrante, seguendo le tecniche ove sono eseguite, tradotto allora l’intenzione e una presenza di spirito (attenzione)costante del praticante. Un’assenza dell’intenzione farà perdere ai movimenti la loro efficacia e il senso di essere.
“il corpo è la base dello spirito”, lo spirito spiega a cosa serve il corpo”. I movimenti del Kung Fu non si limitano ad un solo sistema di contrazione muscolare, ma si appoggiano anche e soprattutto sull’esteriorizzazione della volontà, determinazione (Yi) e del “Qi”.
Un proverbio che riflette bene uno dei principi del Kung Fu (Wushu) Tradizionale dice:
“l’intenzione commanda il Qi e il Qi accelera la forza”. Si tratta quindi dell’unione dello spirito, del Qi e della forza, dimostrando che il Kung Fu e la filosofia dell’unione corpo/spirito sono intimamente legati.
 





Che cosa è il Qi Gong ?
Inanzitutto, ecco una definizione molto semplificata di quest’arte cinese, dalle quali le radici più antiche risalgono a circa 2500 e 3000 anni prima di Cristo. La traduzione più frequente di questi due ideogrammi cinesi è:
Qi: che si traduce con energia, soffio.
Gong: che si riferisce al lavoro, la tecnica come il controllo, lo scopo che si ricerca attraverso gli esercizi(che si ritrovano proprio nel Kung Fu).
Possiamo dunque tradurre letteralmente con: il lavoro/il controllo dell’energia/del soffio

Questa nozione di energia si ritrova in diverse culture:
in Giappone si parla di Ki, come per esempio nel Kiai.
In Vietnam c’è il Khu, che si ritrova nel Khi Công.
In India si parla di Prana.
Per i greci era Pneuma ( da cui nasce la parola pneumatici, in rapporto a l’aria o il soffio)
In occidente oggi, si comincia a parlare di bio-elettricità.




















Una pratica regolare di Qi Gong, porta a dominare quest’energia bio-elettrica, con lo scopo di incanalarla o di depositarla in differenti parti del corpo. Allora è inteso che comunque richiede
All’inizio della pratica, di lavorare in certe posizioni .Il lavoro si effettua in sequenze di movimenti, o in posizioni statiche. Poco a poco la mente(lo spirito) prende il sopravvento quando si incomincia a lavorare con” l’ascolto” del pensiero e la visualizzazione.

Non rientro nel particolare, poiché è una scienza molto difficile e ingegnosa.  





Il suo ruolo nelle arti marziali

Il vostro insegnante vi ha già fatto per caso in tono ironico una riflessione del genere: “bisogna respirare durante lo sforzo,lavora” la tua respirazione” se no rischi di restarci “
Bene se lo ha fatto, è un buon insegnante. Non solo ha ragione da un punto di vista fisico, ma è importante di portare ossigeno ai muscoli, ma anche dal punto di visto energetico poiché lo scopo è di equilibrare o armonizzare il “Qi” nel vostro corpo.

È proprio per questo che le arti marziali associano sempre il movimento e respirazione.
Secondo come combiniamo questi due elementi, noi diamo al nostro corpo più resistenza e più potenza. Certamente ancora una volta è chiaro che questo non si ferma solo al corpo.
Il fatto d’imparare a respirare correttamente, influisce enormemente sul nostro cervello. Di conseguenza, il nostro modo di agire e di affrontare il tutto.
 La pratica del lavoro interno in una disciplina aiuta a scoprire diverse cose:

Percepire movimenti fisici molto sottili
Sviluppare precisione del corpo
Trovare un migliore equilibrio fisico
Controllare le proprie emozioni e calmare la mente
Sviluppare l’osservazione, la vista e la concentrazione   
Condizionare alcune parti del corpo, rendendole più forte all’impatto   
   
Rinforzare i tendini e i muscoli
Rilassare, eliminare tensioni e prevenire alcune ferite








Le 5 Correnti di Qi Gong
I metodi nati dalla medicina tradizionale cinese ( concentrati sulla salute e la cura)
I metodi proveniente dal taoismo( concentrati sulla meditazione e la ricerca spirituale)
I metodi provenienti dal buddismo (concentrati sulla meditazione e la ricerca spirituale)
I metodi della corrente Confuciana (concentrata sulla meditazione, sul rigore,sulla morale)
E i metodi legati alle arti marziali ( più interessati sullo sviluppo corpo/mente/spirito)

È inteso, che è l’ultimo punto che ci interessa maggiormente.








Il Qi Gong marziale

Le arti marziali utilizzano il Qi Gong per arricchire le tecniche marziali con la conoscenza del sistema energetico, per evitare di ferirsi durante gli allenamenti, ma anche per apprendere ad utilizzare il proprio potenziale energetico.
Numerosi metodi, come lo Yi Jin Jing, de Da Mo (Boddhidarma), sono utilizzati per rinforzare i tendini e i muscoli. Così il nostro equilibrio e la vitalità fisica crescono. È un ottimo mezzo per mantenere una buona salute fisica. Le 8 pezzi di stoffa preziosa “Ba Duan Jin” è la più famosa.

Ritroviamo anche forme derivate da antichi metodi taoisti, ai quali si è dato un applicazione marziale. Le tecniche sono più orientate verso il combattimento.

Due esempi palesi:
il Bagua Zhang e lo Xing Yi Quan
Conclusione: se cercate di studiare e imparare , il Qi Gong è una disciplina che è fatta per voi:
respirazione, potenza, e resistenza fisica, concentrazione, salute, equilibrio, controllo delle emozioni.
Nella nostra scuola è materia d’insegnamento, se praticate Kung Fu e non fate mai Qi Gong….be non fate Kung Fu.
Per concludere:  “fate attenzione a i clown” ;)










SAN BAO – i tre tesori
Nel cuore della tradizione taoista si trova il concetto fondamentale dei “San Bao” i tre tesori
Questa divisione in tre dimensioni (Dan Tian) permette più facilmente di studiare le vie dell’energia. Possiamo così definire:
Jing – il corpo fisico, i tessuti e il sangue, la materia nel senso largo del termine.
Qi – l’energia o il soffio che ci anima e attiva tutte le nostre funzioni vitali.
Shen – la coscienza o lo spirito: le nostre funzioni mentali e spirituali
I Tre Dan Tian
Ognuna delle funzioni citate qui su sono associate ad un centro di energia vitale maggiore o Dan Tian 丹田( che si può tradurre come campo del cinabro, “mare del Qi” o centro di energia”). Questi 3 centri producono e coordinano l’insieme delle funzioni vitali( in particolare quelle degli organi “nobili”: cuore, polmoni, fegato, milza e reni) del corpo e dello spirito.
La localizzazione di questi 3 Dan Tian è in Corrispondenza con le loro funzioni:
il Dan Tian inferiore (下丹田, Xia Dan Tian) : localizzato sotto l’ombellico al livello del 6 VC( vaso di concezione, o Ren Mai) 3 dita di distanza sotto l’ombellico e due dita verso l’interno
Punto di Agopuntura: QIHAI.

Il Dan Tian medio(centrale) (中丹田, Zhong Dan Tian) : si trova al livello del cuore, tra i due pettorali, sullo lo sterno al livello del 17VC (Vaso concezione, o Ren Mai). Punto di agopuntura
TANZHONG.
Il Dan Tian superiore (上丹田, Shang Dan Tian): si trova tra i due occhi, livello della fronta, “il Terzo Occhio”. Punto di Agopuntura: YINTANG.
Ogni Dan Tian immagazzina una forma diversa di energia (Qi).

Il Dan Tian inferiore è in relazione con le energie terrestre “Yin”, il Jing. Si associa alla forza vitale e l’energia sessuale. Il suo simbolo è la Terra .
 Il Dan Tian medio (centrale) è in relazione con le energie « Yin e « Yang », il Qi. Si associa alla respirazione “Zhong Qi”, l’energia del nutrimento “Gu Qi e al Qi Prenatale( eredità genetica) “Yuan Qi “. Il suo simbolo è l’uomo.
Il Dan Tian Superiore è in relazione con le energie celesti “Yang”, lo Shen.
Si associa allo spirito e alla coscienza. Il suo simbolo è il cielo.
Il Qi Gong taoista ha per funzione principale di aiutare a:

ripulire l’energia delle sue impurità e tossine
accumulare energia vitale( nelle 3 sedi “case” )
distribuire l’energia vitale (nelle 3 sedi “case” )
trasformare le energie Jing, Qi e Shen tra di esse (fase Alchemica)

come possono aiutarci nella pratica del Qi Gong i “3 Tesori”?
nella vita di tutti i giorni, noi siamo continuamente sollecitati per “uscire” dai nostri centri:
Computers, telefoni, televisione, super attività mentale e fisica, mancanza di riposo, ec… La dispersione è una delle cause principali di perdita di energia vitale e quindi ci porta una alterazione della salute.   
Gli esercizi di Qi Gong hanno dimostrato la loro efficacia da millenni ormai e permettono di ritrovare vitalità e voglia di vivere.
Su un piano alchemico, questo lavoro interiore consiste nel trasformare lo Jing in Qi, e il Qi in Shen, al fine di spiritualizzare la materia e sviluppare la coscienza. Un’immagine ricorrente  del calderone( il bollire della materia che produca vapore) nella tradizione taoista ne fa riferimento.




Nuova scoperta sul Taiji Quan



Nel 2003, è stato « ritrovato » il « Manoscritto della famiglia Li » (李氏家譜) che è stato redatto da Li Yuanshan (李元善, 1642-?) nel 1716. questa scoperta riporta una nuova luce sulla storia del Taiji Quan. Lo storico Wang Xingya (王興亞, nato nel 1936) l'aveva particolarmente studiato. Si viene a scoprire che la famiglia Li e quella di Chen Wangting (陳王庭), l'antennato della l albero genealogico del Taiji Quan, erano parenti.

Tutto inizia con Li Chunmao (李春茂, 1568-1666) che aveva studiato la boxe, la spada, la lancia, l'arco, la strategia militare e la religione con Bogong Wudao (博公武道), nel monastère Qianzai (千載寺) del village Tang (唐村) nel le distretto di Bo'ai (博愛縣) del la provincia dell’ Henan (河南). questa località è situata a una ventina di kilometri in linea retta da Chenjia Gou, il villaggio della famiglia Chen. Quanto al monastero, ci si praticava una sintesi di budddismo, del taoismo e del confucianesimo. Nel Kwon del Taiji (太極宮) del tempio, Li Chunmao apprese « l'Esercizio della salute delWuji » (Wuji Yangsheng Gong, 無極養生功) e le « Tredici tecniche di boxe » (十三勢拳). Li Chunmao  creo d’altronde, nel 1590, il Wuji Yangsheng Quanlun (無極養生拳論) e lo Shisan Shi Xinggong Ge (十三勢行功歌). stranamente, il contenuto di questo ultimo trattato è davvero simile al Lu  Shisan Shi
Xinggong Ge che è stato attribuito a Wang Zongyue (王宗嶽).

I due figli di Li Chunmao : Li Zhong (李仲, 1598-1689) e Li Xin (李信, 1606-1644), e addirittura il nipote di Li Chunmao : Chen Wangting sono anche loro che hanno praticato  quest’arte nello stesso monastero. Crearono il Taiji Yangsheng Gong (太極養生功). Li Zhong era il padre di Li Yuanshan del quale noi abbiamo  parlato all’inizio di questo scritto. Quanto a Li Xin, conosciuto anche sotto il nome di Li Yan (李岩), egli fu l'uno dei generali  di Li Zicheng (李自成, 1606-1645) che mise fine al regno di Chongzhen (崇禎, 1611-1644) l’ultimo imperatore della dinastia dei Ming (明朝).

nel 2002, Yi Fan (亦凡) aveva già ritrovato nel villaggio Tang, un esemplare del Taiji Quan lun (太極拳論) datato de dicembre 1786 e firmato da Li Helin (李鶴林, 1716-1808), il pro nipote di Li Chunmao. il testo è sicuramente lo stesso che il Taiji Quan l’uno attribuito a Wang Zongyue. Li Helin d’altronde scrisse nello stesso periodo il Dashou Ge (打手歌). E si sa per certo che il  Dashou Ge è un altro trattato di Taiji Quan attribuito a Wang Zongyue.

Di certo, all’ingresso della casa di Li Helin esisteva  una targa che è stata bruciata durante la Rivoluzione culturale (1966-1976). ci si leggeva : « L'eccellenza dell’ (l'arte) marziale » (武元傑第), la targa era firmata : « (Vostro) allievo Wang Zongyue » (門弟王宗嶽) e datata del 1793 (乾隆五十八年).

Ricordiamo che i trattati del Taiji Quan di Wang Zongyue, sono stati ritrovati, nel 1852, dal fratello di Wu Yuxiang, dentro una bottega del sale del distretto di Wuyang (舞阳县). Da precisare che, il figlio di Li Helin, Li Yongda (李永達) possedeva una bottega  del sale a Wuyang.

Queste nuove scoperte ci permettono  di migliorare a capire e studiare la genesi del Taiji Quan.




Huqingyutang Hall · Huqingyutang National Traditional Chinese


museum traditional medecine

3 commenti:

  1. Numerose sono le pagine in rete che trattanto di queste tematiche, nessuna però fornisce un accurata presentazione è descrizione del Qi-Gong come lo fa questo blog; senza dimenticare il Taiji Quan, stile interno tradizionale purtroppo visto dalla maggior parte delle persone come una ginnastica, ma che solo i pochi esperti che lo conosco veramente dal punto di vista marziale, possono dire di saperlo e di praticarlo.

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    1. grazie per il commento molto generoso e costruttivo.....ma il nostro è solo un piccolo contributo, e in realtà dedicato a tutti coloro che dedocano la loro vita all'insegnamento.

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    2. Grazie a voi per l'impegno e gli sforzi con i quali mantenete viva la tradizione e la trasmettete

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