Le differenze tra Kung Fu Wushu Tradizionale e Moderno - Etica Marziale



                                 
 Le differenze tra
 Wushu Tradizionale e Moderno

Vi è molta confusione oggi riguardo cosa veramente sia il Kung Fu - Wushu Cinese. Con questo breve scritto intendo fare un po' di chiarezza sull'argomento.

1.         L'applicabilità - L'Uso. Il Kung Fu o Wushu Tradizionale è focalizzato sulle Applicazioni Marziali dei Movimenti (Yong Fa), mentre il Wushu Moderno è focalizzato sulla Bellezza delle Forme e sulla estetica della loro esecuzione ed è chiaro che ricorda lontanamente le arti marziali tradizionali cinesi..

2.         Meccanica del corpo. Il Kung Fu tradizionale è focalizzato nel generare potenza, nell'appropriato allineamento delle articolazioni e degli arti e nel rilascio del tipo di energia corretta (Jin), poiché vi sono diversi tipi di Jin per diversi scopi, e si deve essere capaci di mostrare queste differenze nell'esecuzione delle tecniche. I movimenti non sono solo eseguiti velocemente ed in modo accurato, ma mostrano anche il Jin appropriato. Nel Wushu moderno, poiché l'obbiettivo è la performance, di solito la meccanica del corpo non riguarda l'uso del Jin appropriato.

3.genealogia e programma tecnico :. Quando si osserva il percorso tecnico di una scuola, si possono spesso trovare cenni riguardo al fatto che la scuola sia tradizionale o no. Ad esempio stili di Kung Fu come l'Artiglio dell'Aquila, la Mantide Religiosa, il Baguazhang, lo Xingyiquan ecc. sono sistemi completi per se stessi. Se una scuola proclama di insegnare “Shaolin Kung Fu” (che è un termine molto generico, e molto di moda oggi) ed in essa si insegna una forma di ogni stile, la scuola non dispone di un sistema, ma solo di una collezione di forme provenienti da diversi sistemi.

Mentre è cosa comune, specialmente negli stili del Nord, includere forme da altri sistemi come materiale complementare, essi comunque mantengono un sistema centrale in cui tecniche e forme condividono principi e strategie di combattimento. Quindi se si vede una scuola che contiene una grande varietà di forme di stili non in relazione tra di loro, la questione da porre è: Qual'è il Cuore di principi del sistema? E se è sempre presente nelle forme dello stile e nelle tecniche.

1.         Rispetto del Protocollo e dell'Etichetta. Una scuola tradizionale significa che si segue una tradizione che è passata da insegnante a studente per generazioni. Il Maestro è approcciato come “Sifu” (soprattutto nelle scuole del Sud) o come “Lao Shi” e non per nome, il maestro del maestro come “Shigong” ecc. Nel wushu moderno l'insegnante è chiamato “Jiao Lien” (coach), come in molti sports e viene considerato non più di un vero e proprio allenatore. Lo studente nel Kung Fu tradizionale si inchina alla porta, di solito verso l'altare dove sono poste le foto dei Gran maestri, i loro nomi su tavolette o banner di stoffa appesi al muro, per porgere rispetto agli antenati, così come alla sala di pratica dove gli studenti si trovano e stanno crescendo come persone e come artisti marziali.

2.                  Riguardo l'allenamento nelle Arti Marziali Cinesi Tradizionali. C'è un grande fraintendimento circa il Kung Fu Cinese Tradizionale. Alcuni ritengono erroneamente che tradizionale significhi che si praticano solo forme. Le forme sono uno strumento importante nel Kung Fu Tradizionale Cinese, ma non il solo. Questo malinteso deriva da tre origini:
3.                  .a) Le cattive scuole che chiamano se stesse tradizionali, ma che non conoscono nemmeno le applicazioni dei loro movimenti (queste sono le scuole che danno una cattiva fama al Kung Fu,infatti ogni tecnica di una forma possiede una chiave interpretativa). b). I praticanti pigri che si allenano un anno in questo, due anni in quello (in altre parole mai così a lungo da comprendere veramente il sistema) e quindi scartano l'allenamento delle forme come inapplicabile ed inutile e spesso perche i loro maestri non le conoscono proprio.
c. L'agonismo che esaspera solo alcuni aspetti nell'esecuzione di una forma (l'apparenza) ai danni di altri (la sostanza)( anche se fare combattere i propri allievi alla kick kung fu mania è la cosa pù facile da fare, non avendo nulla da insegnare loro).

3.   Che cosa insegnano le forme: l'appropriato lavoro di gambe, la biomeccanica, la produzione di potenza, forza e resistenza, fluidità tra movimenti, equilibrio, senso del combattimento contro più avversari.(ricordando che forza e potenza sono due cose diverse)


4.   Non assumere atteggiamenti con posture assurde. Nel Wushu moderno è necessario assumere delle pose e delle espressioni che enfatizzino il gesto a fini spettacolari (come nel Teatro dell'Opera di Pechino). Anche se negli Stili Esterni Tradizionali è ammessa, soprattutto i primi anni della pratica in cui uno studente si deve formare, una certa enfatizzazione del gesto, dello sguardo, dei suoni emessi. Il praticante di tradizionale deve essere fisicamente come una tigre (forte, irruente,inarrestabile) con lo spirito del drago(controllo,saggezza,riflessivo) Ciò significa che il praticante deve ricercare il più possibile la naturalezza e la spontaneità del movimento, dell’azione. Ad esempio l'esecuzione di una forma sarà come svolgere una qualsiasi mansione quotidiana, senza posture o atteggiamenti “caricati” o “mettendosi in posa”. E' bene che lo studente serio di Kung Fu rifletta su ciò.
Che cosa dovrebbe contenere l'allenamento Tradizionale.
L’allenamentoTradizionale dovrebbe includere ognuno dei seguenti metodi di pratica.

1.   Forme a mano nuda che insegnano l'appropriato lavoro di gambe, la biomeccanica, la produzione di potenza, forza e resistenza, fluidità tra movimenti, equilibrio,senso delle direzioni contro più avversari .

  1. Forme a due (o tecniche in coppia Pan Shou-Da Shou): insegnano tempo e riflessi, mostrano un esempio di come usare le tecniche in combattimento. É sottinteso che una situazione reale probabilmente non accadrà mai come nelle forme. Questo è il motivo per cui queste forme a due dovrebbero essere estrapolate dalle forme ed allenate in diversi scenari come tecniche individuali.

  1. Forme a due prestabilite in sequenza (Dui Lian). Sono vere e proprie sequenze a due che contengono di solito le migliori tecniche dello stile. Vengono studiate e praticate come se si trattasse di combattimento libero. Nel tempo si comincerà a togliere una tecnica prestabilita sostituendola con una libera, via via modificando così l'intera sequenza. Ciò permette da un lato lo sviluppo di riflessi da parte di chi riceve, creatività da parte di chi attacca e rispetto delle tecniche dello stile (infatti si devono usare solo tecniche provenienti dalle forme studiate per non correre il rischio di scadere in una sorta di aborto kick boxing-kung fu). Questo è il sistema tradizionale.

  1. Condizionamento: Lavoro al sacco pesante, la l’uomo di legno, al sacco, al muro, all'albero, esercizi di rafforzamento di varie parti del corpo, Corpo di ferro, palmo di ferro, e resistenza all'impatto, ecc.

5.   Armi e pratica in coppia: Imparando l'uso di un'arma per difendersi sviluppa la capacità di far divenire ogni oggetto a disposizione come un'arma (lunga, corta, snodata, da lancio, singola doppia, flessibile, rigida, ecc.). Ad esempio una tecnica di sciabola potrebbe facilmente essere usata con un ombrello od altro oggetto di lunghezza simile come un bastone da passeggio. In più si sviluppa, praticando il Jin con una arma, forza ulteriore per le tecniche a mano nuda.

  1. Qi Gong e Sviluppo Interno - Nei Gong: il Kung Fu Tradizionale non riguarda solo la forza fisica, altrimenti non ci sarebbero maestri che hanno passato i 50 anni. Lo sviluppo interno è inevitabile quando si raggiunge una certa età (dove diminuisce la forza, ma coltivando il Qi). Per Qi Gong non si intende  quei trucchi da circensi (come farsi rompere oggetti addosso o farsi spingere da una fila di persone ecc.), ma del reale sviluppo interno tramite gli esercizi respiratori ed il controllo dei percorsi energetici.
  2. Combattimento libero: Senza combattimento libero tutte queste pratiche sono senza significato, oppure trovatene uno voi che abbia un senso logico! Se uno di questi punti venisse a mancare, non si può usare il termine di Tradizionale a una scuola. Questi metodi devono essere praticati APPROPRIATAMENTE. Ad esempio praticare le forme senza le corrette biomeccaniche al fine di generare potenza sono tempo perso. Praticare le forme in coppia senza lo spirito appropriato, solo meccanicamente, non porta beneficio alcuno. In altri termini studiare un sistema tradizionale non basta. C'è bisogno di una guida, di un maestro che assicuri che il percorso sia svolto in maniera corretta.
     Tenere a mente che ogni movimento delle forme contiene non solo applicazioni ovvie, ma      
      anche nascoste. Argomento di discussione è se usare o meno protezioni e di che tipo.
      Conclusione
la situazione attuale è ingarbugliata, sia in Cina che in Italia. Infatti non sono molte le scuole che possono affermare di seguire una pratica Tradizionale. Ci sono scuole che affermano di praticare Tradizionale, ma al cui interno il programma prevede solo una collezione di forme con qualche sporadica applicazione, magari lasciando al corso di Sanda di occuparsi del Combattimento Libero. Per quanto ci riguarda seguiamo la Via Tradizionale, sia per quanto riguarda gli stili esterni che quelli interni, senza tralasciare la pratica agonistica (riservata a pochi) che sicuramente richiede una riduzione del materiale di studio ed una specializzazione di livello alto. Tutti gli altri studenti devono per forza passare attraverso la presa di coscienza che il cammino è lungo e duro (non impossibile).
Attenzione i commenti fatti sugli sports da combattimenti, non sono da considerarsi come dispreggiativi
verso coloro che con sacrifici vi si dedicano, ma verso coloro che professano di praticare kung fu tradizionale, e quando combattono usano il sanda.. o peggio..  Massimo rispetto vanno alle Arti Marziali
come Karate, Jujutsu, Aikido, Kendo, Hapkido, Viet Vo Dao, Silat e Pokulan......ecc..le Arti Marziali sono tutte belle e valide, dipende da chi le insegna e in che modo naturalmente.
Le arti marziali non sono certo nate sul campo di battaglia, magari testate, fortificate....Ma non sono
nemeno degli sport. Si tratta piuttosto, di combattere senza limitazioni di sorta, a meno che non le si pratichi come sport. La lotta, la boxe hanno avuto sempre un regolamento, per quanto elastico. Le arti marziali, invece, hanno soltanto l'obbiettivo: neutralizzare attacchi con qualsiasi mezzo e il più rapidamente possibile.
Alcuni maestri tradizionali si oppongono alla conversione in sport delle arti marziali. Un attacco trattenuto invece che portato a fondo verrà sferrato con meno convinzione e tenderà a indebolirsi. Questo spiega perché, in moltissimi casi, si fa cosi poca pratica in allenamento. Si può eseguire con un compagno una serie di movimenti in ordine prestabilito, ma la vera arte marziale è cosi imprevedibile e pericolosa da non potersi praticare, nemeno protetti da un'armatura..

 La diffamazione delle arti Marziali


Insomma anche nelle arti marziali, come in tutto il resto, la genialità umana si è sbizzarrita a creare dei capolavori di bellezza e efficacia: in tal senso un grande artista marziale non ha nulla da invidiare a un eccellente ballerini o a un famoso coreografo.
Tuttavia, se si guarda attentamente, non si può rimanere perplessi, sorpresi di fronte al proliferare di stili, scuole e federazioni diverse all’interno di una precisa “Arte Marziale”, per cosi dire “storica”
Quante federazioni esistono nel Kung Fu o Wushu, nel Karate, Ju Jitsu ecc…? Forse …Centinaie, a dir poco.
Ma mi sono stufato di contarle, di sapere che i maestri di tale stile hanno litigato, perchè “la tecnica ultravioletta” non è la stessa di quelli altri, perché la federazione ha deciso di cambiare la finale di un kata, o di un Lu…. Oppure perché sei diventato cintura nera( o te l’hanno regalata) e ti creì una federazione nuova con uno stile nuovo di zecca, ma che naturalmente è tradizionale!!! .. e questo solo per rimanere in Italia…. 
Praticamente si può dire che oggi, a livello globale, esiste uno stile per ogni “Grande Maestro”, di conseguenza nuove federazioni e tanti saluti agli ex colleghi con cui hai mangiato nel stesso piatto fino  a ieri. Tutto questo al di là del messaggio di unità,di umiltà, di rispetto per la tradizione, che i pochi veri fondatori degli stili originari avevano sempre raccomandato.
Ciò che mi fa ridere, è senza eccezione, ciascuna scuola pretende di essere depositaria della vera Arte, dell’Autentica Tradizione, del Pugno Folgorante, del calcio megagallatico, del potere mentale, e perché no …l’unici al mondo… e così via…
Certo un mucchio di stronzate e cazzate che, il più delle volte nascondono interessi stupidi, banali di bottega, meschini giochi di potere che hanno rovinato l’immagine dell’ armonioso, meraviglioso,  mondo delle arti Marziali tutte. Perché, diciamocela tutta, alla fin della fiera sappiamo bene che l’efficacia di un calcio o di un pugno non dipende tanto dallo stile praticato quanto dall’atleta che lo tira, dalle sue doti naturali e da quanto le ha sviluppate in palestra.
Gli stili, le scuole, il più delle volte non sono altro che piatti di diverso colore che contengono lo stesso cibo, poiché spesso fanno la stessa cosa , con uniformi di colore diverse….mentre dovrebbero distinguersi per le loro diversità stilistiche, varianti tecniche, la loro provenienza, per la filosofia della quale ogni arte marziale vera è impregnata ecc… essendo appunto discipline diverse con similitudini, ma pur sempre diverse tra loro.













La dottrina dei 5 elementi :


S’intende per « 5 elementi » il legno (Mu ), il fuoco (Huo ), il metallo (Jin ),
 l’acqua (shui ) e la terra (Tu ). I pensatori cinesi antichi per dimostrare i rapporti tra l’origine e l’iniverso e la sua vastità. Questa dottrina è apparsa molto presto nello “Zuo Zhuan 左传”,nello “Guoyu 国语” e nello “Shangshu 尚书”. Era largamente diffuso durante i Regni Combattenti, nel corso dei quali nasce il principio dei 5 elementi .
i suoi principi sono fondati sull’osservazione della vita nel quotidiano, strettamente legato ai cicli di produzione. Così fu facile, logico, di constatare che il legno brucia per dare il fuoco. Le cenere e la terra risultano un eccellente minerale per fondere il metallo che è in quel momento liquido come l’acqua…infine l’acqua è indispensabile alla crescita dei vegetali. I cinque elementi s’incatenano l’uno l’altro… l’acqua spegne il fuoco, il fuoco fonde il metallo, il metallo taglia il legno, il legno cresce attraverso la terra e le dighe di terra bloccano l’acqua…
 

questi due principi costituiscono le fondamenti filosofiche della Boxe Xing Yi. Secondo la leggenda
“Yue Wu Mu” dei Song del sud avrebbe assimilato “i talenti” di certi animali selvaticiche avrebbe associato ai principi dei 5 elementi, per creare questo kung fu. il legno, il fuoco, il metallo, l’acqua, la terra rappresentano 5 tecniche di pugno (pi , beng , zuan , pao , heng ). I movimenti sono semplici e coincisi, sinistra e destra si alternano in numerose varianti, guidata dai principi appena citati.
I pensatori antichi, consideravano che l’uomo, a pari con la natura, è legato ai 5 elementi.
Così il sistema teorico dello Xing Yi si è visto arricchire da una correlazione dei 5 elementi e tecniche di pugno con i 5 visceri( cuore, fegato, polmoni…) e gli organi dei sensi(occhi, orecchie…). Il Pi Quan appartiene a l’elemento metallo, agisce sul naso e i polmoni, come il Beng quan appartiene a l’elemento legno, agisce sugli occhi e il fegato ecc…
Come possiamo notare, i principi degli elementi costituiscono le basi filosofiche, teoriche e strutturali dello Xing Yi.





Shaolin Quan –

Spesso in questi anni, parlando con amici, colleghi  italiani e stranieri, ci siamo accorti che alcune traduzioni dal cinese all’italiano, francese o inglese erano completamente errate, e questo ha dato spesso luogo a discussioni stupide e che non portano a niente…

Una di queste era su una forma chiamata “Xiao Hong Quan”, tradotta ; piccola mano rossa, piccolo pugno rosso, boxe del piccolo Hong…..è un errore grossolano di traduzione…ma a volte la forma era completamente diversa, pur avendo lo stesso nome (apparentamente) diciamo che la traduzione per molti è : Xiao =piccolo, Hong =rosso, Quan =Boxe o pugno…

Da un punto di vista semantico, il carattere impiegato per la trascrizione fonetica Hong non è (rosso) ma che, nel senso reale, significa grande, immenso, vasto. Ma non è questo il senso mantenuto e conservato da qualche anziano Maestro. Questo carattere indica in effetti un nome proprio, il generale “Hong”.

Da un punto di vista grammaticale, se si considera malgrado tutto che è il carattere (rosso) che è impiegato, ci sono due incoerenze. Infatti se si ha  Xiao  =piccolo, Hong =rosso, Quan =Boxe o pugno…all’ora due traduzioni sarebbero possibili come accenato : “Tao Lu del piccolo rosso” oppure “Piccolo pugno rosso”. Qui il problema, è il carattere QUAN che significa “Boxe o pugno” . Per esempio: Luohan Quan è la “ boxe di Luohan”. Nel Xiao Hong Quan quindi il carattere Quan non può significare mano…così per un anziano Maestro “la piccola forma del Generale Hong”.

Per rispetto di tutti, imparai le due forme con il medesimo nome, non avendo l’una a che fare con l’altra…con caratteristiche diverse, particolari….

Il Kung Fu possiede anche all’interno di un stesso sistema, diverse realtà… alla fine tutti contenti senza discutere inutilmente… le Arti Marziali dovrebbero essere questo…un’ Amore comune, non una guerriglia in cui tutti vogliono avere la verità assoluta….

 

 

 MAESTRI ORIENTALI - MAESTRI OCCIDENTALI ?

Va chiarito una volta per tutte, che non è il paese d'origine, il colore della pelle, la religione o il credo politico ha rendere forte l'uomo, ma sicuramente e almeno nel campo delle "antiche arti marziali", la fede in ciò che fa..

un ringraziamento e il massimo rispetto va indubbiamente a tutti i maestri Cinesi, Giapponesi, Coreani, Vietnamiti, Malesiani, Thailandesi ecc...che hanno fatto la storia ,che hanno creato e di quelli che hanno continuato nel rispetto delle"antiche tradizioni"a custodire e tramandare

il "sapere"..ma non va dimenticato che un grosso merito e un grosso debito si ha in confronto

di tanti maestri occidentali che con vera passione e amore, hanno continuato con sacrifici

( le vere arti marziali, non pagano..non certamente a livello economico ), a divulgare a custodire, a promuovere le Arti marziali tradizionali, e questo al di là delle bandiere, delle ideologie stupide e confinate, che alcuni uomini hanno..e non importa da quale paese provenga il maestro, la cosa fondamentale è cosa insegna, con quale dedizione, con quale passione e chiaramente con quale conoscenza. E' una responsabilità, non un potere, e il dovere è quello di formare ottimi custodi per le generazioni futuri....

un cordiale saluto fraterno ed un abbraccio va a tutti, maestri, istruttori, allievi o discepoli di tutte le arti marziali tradizionali, con l'augurio che voi qualsiasi cosa praticate, fatela fino in fondo, senza mai risparmiarvi mai e con tanta passione e amore......

                                       Cosimo E.Gesmundo Shi Gong.



   
Etica e Arte Marziale

  • Rispetto della vita umana: il praticante di Arti Marziali Tradizionali deve rispettare la vita umana, perché il Kung Fu trae origine proprio dall’esigenza di proteggere la vita umana.
  • Enfasi sui principi morali: i principi morali forniscono le basi per il mantenimento di relazioni stabili tra gli uomini, e quindi tra l’uomo ed il contesto sociale. Chi vuole apprendere il Kung Fu deve rispettare questi principi.
  • Enfasi sulla condotta morale e sull’atteggiamento mentale: mentre si apprendono le abilità marziali, si devono anche coltivare le qualità morali; il senso di giustizia, la diligenza, la persistenza, l’onestà e l’impegno a lavorare duramente.
  • Rispetto per il proprio Maestro e il rapporto Maestro-Allievo: bisogna impegnarsi duramente in tutto ciò che il Maestro insegna; sia il maestro che l’allievo devono prendersi cura reciprocamente e fare tesoro della relazione che si instaura tra di loro.
  • Rapporto con gli altri Marzialisti: colui che studia le arti marziali dovrà cercare di migliorare la propria abilità e rifiutare di diventare arrogante e fare mostra della propria bravura per sminuire gli altri. Si deve imparare gli uni dagli altri per migliorare ed essere uniti, e collaborare insieme, per salvaguardare e promuovere le antiche e nobili Arti Marziali(e al di là che siano cinesi,giapponesi,coreane o vietnamite…ecc...
  • Capacità di controllo: nell’apprendimento del Kung Fu, si punta a migliorare la propria persona, come essere, a potenziare le proprie capacità le proprie condizioni fisiche, a migliorare la propria cultura. Non si dovrebbe mai contendere con qualcuno seguendo i propri rancori o per intimidire il più debole. Non si devono utilizzare le proprie capacità marziali per essere arroganti e prepotenti o per reagire alle provocazioni.
  • Capacità di resistenza e perseveranza: la pratica delle arti marziali è davvero un duro percorso che richiede tempo e sforzi notevoli. Costanza e persistenza sono necessarie. Bisogna studiare e cercare di comprendere pienamente i significati intrinsechi e essenziali di ogni sequenza. La vera essenza e del Kung Fu può essere appresa solo attraverso la resistenza,la tenacia, la determinazione e un reale “Amore” verso la propria arte.








2 commenti:

  1. Anche in questa sezione, il blog non pecca di precisione ed accuratezza; ci viene regalata l'esatta descrizione di ciò che si definisce moderno e sopratutto di ciò che si definisce tradizionale. Purtroppo però, il problema di oggi, sono coloro che si spacciano di praticare una disciplina per poi farne un altra, quando poi il mondo delle arti marziali è bello per la sua vastità e per il rispetto che vi dovrebbe essere tra le sue varie discipline

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  2. caro Yi" ringraziamo per il suo gentile intervento e contributo....

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