- Memory Tribute to a Masters- in Memoria un tributo - Interviste


                          





"Se le vostre parole non sono migliori del silenzio, dovreste restare zitti."




MEMORY TRIBUTE TO A MASTERS - REMEMBER



 Ricordiamo e Onoriamo con rispetto questi Maestri che con amore e dedizione hanno dedicato la loro vita ad altri, alla difusione delle loro conoscenze e questo al di là di polemiche e discorsi privi di significati, al di là delle loro provenienze stilistiche, hanno senz'altro contribuito alla difusione delle arti marziali con passione.
un grazie !!








Chang Dsu Yao ( 张祖堯)
(14 June 1918 – 7 February 1992)
Meihuaquan and T'ai chi ch'uan


Maestro Capecelatro Edmondo (2004)
Maestro Ciolli Giuseppe (2007)



Maestro Henke Carlo(2010)

Maestro Fulvi Giuliano(2011)

Maestro Clark Robert (2012)

Maestro Barioli Cesare (2012)

Maestro Paschini Ubaldo  (2012)

Maestro Tong Emilio (2013)

Maestro Moroni Agostino (2014)

Maestro Spadoni Luis (2014)


Maestro Roberto Fassi  (2014)

Maestro Mescola Franco (2






Maestro Cinelli Mario (2014)



Maestro Mantese Martino (2016)


Maestro Bertini-Giaverina- judo (2016)




Maestro Gianni Gasparini taiji 2016




Maestro Toyozo Fujioka  Karate (2017)



Sensei Shoji Sugiyama 2017


Maestro De Angelis Remo 2017


Maestro De Gregorio Salvatore 2017



Maestro FERNANDO TRONNOLONE 2017



Granmaestro Shin Dae Woung
Pioniere del Kung Fu











                                             

Intervista a Shi Gong Cosimo 
 (a cura di Wang Zi )  - prima parte.



La prima domanda che le voglio fare cosa pensa realmente delle arti marziali di oggi?

R. sinceramente, cosa vuole che le rispondo.... per me il mondo delle arti marziali è molto sofferente, poichè mancano le idee primarie, la filosofia, la cultura e purtroppo si sta peggiorando con la politica sportiva che agredisce continuamente con norme e ne sta cambiando l'aspetto..come fare capire a questi signori, che le arti marziali non sono sport!?

Quindi è per questo motivo che lei ha abbandonato la parte dirigenziali e politica ?

R. non sono fatto per la politica, per i suoi intrighi e per le false promesse propagandate continuamente come miglioramento illusorio... amo le arti marziali e i veri marzialisti e ormai mi interessa solo questo, la politica e tutto ciò che la circonda non m'interessa.

una domanda forse scontata, ma secondo lei quale è la migliore arte marziale?

R. (sorriso) non esistono migliori o peggiori...esistono maestri e maestri, e diversi tipi di praticanti, inoltre ricordiamoci che l'uomo fino a prova contraria a due braccia e due gambe, e quelli può usare, poi che ci sono .....quelli che hanno super poteri...(sorriso) ... 
a parte gli scherzi, penso che ogni praticante che pratichi una vera arte marziale e la fa con fede, con dedizione e amore sicuramente ne ricaverà solo ottimi risultati..

Cosa pensa delle Federazioni?

R. come già detto non m'interessa entrare in merito alla questione di federazioni o altri organismi, dove si parla tanto e si fa davvero poco.. 

Quindi lei non crede in organizzazioni che possano aiutare le arti marziali?

R. non ho detto questo, ma non mi sento di propagandare sigle ed organismi.

Cosa ne pensa della rivalità tra arti marziali giapponesi e cinesi?

R. Ma ancora a questo stiamo? (sorriso) non c'è nessuna rivalità, quando sarà che la smettiamo con queste sciocchezze, io rispetto ogni insegnante, maestro di qualsiasi "arte marziale"senza nessuna distinzione riguarda le origini! ho tanti amici tra maestri di diverse nazionalità e di stili, e non mi pare proprio che ci siano queste cose.

Cosa pensa dei giovani oggi che si avvicinano alle arti marziali?
R. la maggior parte è pigra e non ha la volontà necessaria, i giovani oggi pensano (non tutti per fortuna) a tutto ciò che è virtuale, comunicando continuamente mediante la tecnologia, anche mentre mangiano o stanno mezzo alle persone o amici, è un continuo... la cosa peggiore che si stà estendendo anche agli adulti... e sinceramente è sconcertante, perdono il contatto con la realtà.
Quindi pochi si dedicano con grande passione e tenacia alle arti marziali e sport da combattimento molti fanno qualche mese, poi abbandonano dimostrando di non aver carattere nè obbiettivi.

secondo lei in Asia le cose sono diverse?

R. Se si riferisce ai paesi di origini delle arti marziali... le dico subito no! non sono diverse le cose perfino in Giappone e Cina, pochi in realtà praticano davvero le arti marziali! non c'è più interesse per la tradizione, la cultura antica, ma solo per il denaro, il divertimento e i beni materiali.. 

cosa ne pensa delle arti marziali e sport di combattimento?

R.


E' bene chiarire una volta per tutte, che non esistono sport da combattimento che si definiscono 'Arte Marziale' nonostante purtroppo molti utilizzino questa definizione per darsi un immagine diversa o un grado di elevazione tecnica più alta rispetto ad altri, come non esistono Maestri che condividono il modo tutto occidentale di estrarre concentrati di Kung fu per ottenere risultati veloci e semplici per scopi riduttivi come quelli dettati dalle regole delle competizioni. La "Via" della pratica tradizionale del Kung fu è complessa, prevede un inizio e non prevede una fine. Non ha per scopo la competizione se non quella nei confronti dei propri limiti che dovranno essere superati di volta in volta, e non ha per obiettivo il raggiungimento di un grado. Secondo un detto cinese "raggiungere la vetta di una montagna serve solo per vedere quanto alta sia la vetta della montagna successiva". Niente di più appropriato per il Kung fu! A questo compromesso molti allievi occidentali e anche orientali si arrendono e rinunciano, talvolta abbandonando, talvolta cercando vie più facili, più veloci e meno accurate( ecco perchè c’è un profilare di” maestri” che si nascondono in organizzazioni definite ufficiali, in realtà è solo politica sportiva! In cui se non sei dei loro non sei riconosciuto!)  . Fin qui non ci sarebbe nulla di male; è un po' come preferire la danza moderna a quella classica, ma il problema è chi, scegliendo di praticare attività differenti, ancora continua a nascondersi sotto le vesti “di Kung fu o di Arte Marziale”, citando in modo poco rispettoso” Maestri” che tutto hanno fatto tranne tirare di calci e pugni su una pedana. Questa non è assolutamente un'accusa a chi pratica uno sport da combattimento e ne è consapevole, ma un esigenza di chiarezza in questa gran confusione tutta odierna e soprattutto tutta italiana.Inoltre fa davvero sorridere, vedere tutte queste discipline che si definiscono "tradizionali" poi quando le vedi "combattere" si vede tutto tranne lo stile studiato...in realtà solo la divisa è diversa....(sorriso) a cosa serve studiare uno stile, se poì non sai usarlo in combattimento?


cosa pensa dei maestri o istruttori di oggi?

una domanda più facile ? : )

bisogna vedere cosa si intende per maestri? oggi troppo facilmente ci si fa chiamare maestri, ma quanti lo sono davvero? parliamoci chiaramente.. 
certamente non si è maestri perche lo dice un pezzo di carta, rilasciato da X o Z..
i "Maestri" di una volta lo erano perche oltre a conoscere pienamente la loro arte marziale, praticarla ogni secondo della propria vita, in tutto ciò che si fa, continuando a perfezionarsi e allenarsi con lo stesso amore, con la stessa fede, con la stessa determinazione, con lo spirito onorevole che le vere arti marziali insegnano e questo al di là della tua "razza" fede" o credo... l'uomo deve ricordare da dove viene, e ricordarsi che la vita è il dono più grande, la cosa più importante che ci è stata concessa.. ma gli essseri umani non si rendono conto di quanto sprecano le loro miserabile vite a fare male agli altri. un "Maestro" deve essere compassionevole, praticare la rettitudine ogni giorno, essere consapevole di essere solo un uomo, a cui l'essere supremo, la natura, il tuo karma, il tuo Maestro ti hanno fatto dono di una via da seguire, non importa di che nazionalità sei, non importa il colore della tua pelle, importa la tua conoscenza, la tua intelligenza, la tua anima, il tuo "Qi"(Ki), un vero "Maestro"non ha bisogno di imporre regole, è la regola, non ha bisogna di essere pieno di sè, sono i suoi allievi che lo riempiono, "il Maestro"non ha bisogna di sottolineare di esserlo, sono i discepoli che lo amano che gli danno la forza di andare avanti, il "Maestro" è quello che ti ascolta, senza giudicare, senza chiedere, senza interferire... il Maestro è colui che ti capisce sempre, è l' Uomo che ti insegnerà a crescere e diventare un" Uomo" migliore di se stesso. il Maestro non è la divinità, non è il super heroe, non è colui che ti ordina e tu esegui, non è il dittatore...il "Maestro" è tale, perchè sono gli allievi che credono in lui, perche ne riconoscono la guida, la paternità, l'Amore che fa nascere in ogni allievo che si incammina in questa via difficile e piena di buche che è la vita... Forza e Onore, cosa da altri tempi..forse.. per me no! 
credo fermamente nei valori, nell'etica, nell'Amore, la passione e sopratutto la fede..




PROVERBI

未曾学艺先学礼,未曾习拳先习德

(Weicheng xueyi xian xue li, weicheng xi wu xian xi de)

“Chi vuole studiare l’arte deve innanzitutto rispettare l’etichetta (la ritualità, i riti), colui che vuole apprendere le tecniche marziali deve prima di tutto acquisire la virtù”



心正则拳正,心歪则拳偏

(Xin zhengze quan zheng, xin wai ze quan pian)

“Se il cuore è retto il pugilato sarà corretto, se il cuore è deviato, il pugilato sarà parziale”



功夫有限,仁者无敌

(Gongfu youxian, renzhewudi)

“Il Gongfu è limitato, il benevolo non ha nemici”



练武先练德,教人先教心

(Lian wu xian lian de, jiao ren xian jiao xin).

“Per allenare la marzialità prima si deve allenare la morale, per insegnare all’uomo prima si deve insegnare al cuore”



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