Genealogia - Discepoli Kung Fu - Gradi- Titoli Tradizionali






  GENEALOGY -  KUNG FU DISCIPLES - TRADITIONAL FAMILY DEGREE - DEGREE










師公 Shī Gōng (SI KUNG)
         Cosimo Gesmundo

  


Struttura interna delle scuole di arti marziali tradizionali cinesi

Terminologia classica(mandarino-cantonese)

師祖 Shī Zǔ (SI JO): Maestro Fondatore Per Maestro Fondatore non si intende il creatore di uno stile, ma colui che ha reso noto e diffuso uno stile, che lo ha strutturato didatticamente, che lo ha sperimentato sia nella pratica marziale che medica. Nel nostro caso, il Gran Maestro Li Ch’eng Fu  proveniva dalla genealogia del monastero di Shaolin del Nord della Cina anche se già da molto prima di lui tale linea di insegnamento continuava solo all’esterno del tempio. 師宗 Shī Zōng (SI CHUNG): Caposcuola o Gran Maestro Nella nostra scuola attualmente il GM° è Cosimo Gesmundo . Questo termine è tuttavia più frequentemente usato per designare un capostipite, spesso non più in vita, come ad esempio il padre e maestro di Li Ch’eng Fu.
師公 Shī Gōng (SI KUNG): Maestro del Si Fu (letteralmente: Maestro di tutti) È questo il modo di appellare il caposcuola, che non viene mai chiamato direttamente per nome da un allievo. L’allievo diretto del Si Kung, può chiamare il suo maestro Si Fu, mentre gli studenti del Si Fu dovranno chiamarlo Si Kung.
師父 Shī Fu (SI FU): Maestro e Padre È l’insegnante di Kung fu, ma anche maestro in ogni accezione. È il responsabile dell’insegnamento all’interno di una scuola. Il termine è spesso usato anche al femminile.
 師兄 Shī Xiōng (SI HING): Fratello maggiore di Kung fu Ha la responsabilità di controllare, correggere e proteggere i fratelli e le sorelle minori, assiste il Si Fu in ogni sua necessità didattica e organizzativa.
 Shī  Istruttore e fratello di Kung Fu, che guida classe di principianti.
師姐 Shī Jiě (SI JE): Sorella maggiore di Kung fu Il Kung fu ha sempre eliminato o almeno mitigato le differenze sociali esistenti tra i sessi, quindi la sorella maggiore ha gli stessi diritti e doveri del fratello maggiore, entrambi sono una sorta di vice maestri che sostituiscono il Si Fu quando fosse assente o non in grado di assolvere ai suoi compiti.
師弟 Shī Dì (SI DAI): Fratello giovane di Kung fu
師妹 Shī Mèi (SI MEI): Sorella giovane di Kung fu

Altri termini caduti in disuso in cantonese

SI PAK: Fratello maggiore di Kung fu del Si fu
SI PAK KUNG: Fratello maggiore di Kung fu del Si Kung
SI SOK: Fratello minore di Kung fu del Si Fu
SI SOK KUNG: Fratello minore Di Kung fu del Si Kung
Shi Mu: Maestra e Madre - non è la versione al femminile del maestro, ma indica soltanto la moglie del maestro (detta anche Shi Niang).












Terminologia moderna

功夫 Gōng Fu (Kung Fu): ha la stessa pronuncia della parola “lavoro”, ma si differenzia nella grafia dove compare accanto al carattere di lavoro (gong) il radicale “lì” di energia, forza. Il significato riporta all’allenamento che richiede la pratica marziale o all’impegno di quella artistica e così via.
Può essere tradotto con “Abilità”.
武術 Wǔ Shù - 武藝 Wǔ Yì: Arte Marziale (o da guerra) Oggi sempre più spesso vengono chiamate con Wu Shu, un’insieme di tecniche pseudo marziali utilizzate nelle performance e in gare, presentate come antiche sono in realtà versioni modernizzate prive del substrato tecnico ed etico delle originali forme. La responsabilità principale di tutto questo si trova nella cancellazione dell’identità culturale centrata sulla “famiglia marziale” e sul Wu De (Etica Marziale) senza le quali qualunque movimento diventa privo di ogni valore sia guerriero che interiore.

拳術 Quán Shù: Arte della Boxe Cinese
老師 Lǎo Shī: Insegnante (letteralmente: Anziano Maestro)
教員 Jiào Yuán: Professore, istruttore
教師 Jiào Shī: Docente universitario
學生 Xué Sheng: Studente
武術館 Wǔ Shù Guǎn: Palestra di arti marziali






  Chi(Ji)e 階 chieh(duan)

Gradi
Gli esami contribuiscono ha riconoscere la progressione della Scuola e la qualità di tutti i suoi allievi.
Lo studente deve riuscire almeno una volta pronto, poter superare un esame.
Gli esami sono divisi in grado. Durante l’esame è sotto osservazione, la buona conoscenza del programma e l’esecuzione tecnica, l’equilibrio, la determinazione, la potenza e in alcuni livelli medi e alti è prevista la prova di combattimento usando lo stile di Kung Fu che pratichi, non sono ammesse tecniche di “ Kick Boxing “ tutto seguendo il programma stabilito dal Caposcuola di Stile.
Oggi i praticanti sono divisi in classe di Chi grado inferiore e Chieh  ( Duan) grado superiore
Alla cintura Nera. Gli Istruttori sono divisi in due gruppi. Il primo gruppo comprende gli istruttori “aiutanti”, gli istruttori, gli assistenti istruttori. Nel secondo gruppo, i maestri aiutanti (Shi Xiong), i maestri assistenti (Shi Fu), e i maestri(Lao Shi) ed infine il Caposcuola (Shi Gong).

 Oggi nella PRC e in occidente è sempre più frequente vedere Scuole di Kung Fu (o se preferite Wu Shu) “tradizionale” utilizzare cinture colorate (che variano da Scuola a Scuola), un’esigenza per definire un percorso di progressione, di avanzamento nella pratica e per avere una divisione di livelli di pratica divisi in gradi inferiori (Ji o Chi) e gradi superiori (Duan o Chieh), ma va precisato che tutto questo è frutto di un’introduzione recente di derivazione moderna, anche se sono passati almeno 70 anni e non ha nulla a che vedere con la Tradizione (ad esempio, per citare un GM° noto a tutti e vissuto in epoca recente, avete mai sentito attribuire un grado al GM° Yip Man del Wing Chun? Ho citato lui perché è molto famoso, ma potrei citarne molti altri appartenenti ad altri stili e la risposta sarebbe sempre la stessa: NO!!!).

Oggi giorno ai "grandi maestri"(quelli che si rispettano) i "duan" vengono conferiti ad honorem e per meriti speciali, un modo anche per riconoscere il lavoro di divulgazione, la capacità d’insegnamento, ma certamente per i tradizionalisti mai per meriti sportivi..(almeno nelle federazioni serie) mentre altri gli regalano....
Gli italiani, e gli europei hanno solo ripreso quello che i cinesi gli hanno insegnato. E a questo proposito ” non facciamoli più intelligenti di ciò che sono” (con questo non voglio mancare di rispetto al mio Shi Fu e a tutti quei Maestri cinesi che hanno creato, divulgato con sacrifici e mai per motivi economici, e tutto questo con grande amore per l'arte marziale) , e per una volta ringraziamo pubblicamente tutti coloro che sono diventati “Maestri” di Kung Fu, salvandone l’interesse e la sopravvivenza( pur essendo occidentali), a volte facendo sacrifici notevoli e rinunce per l’Amore dell’ Arte (e questo al di là dello stile, della federazione...) noi siamo aperti ad ogni discorso e la federazione in cui militiamo è totalmente democratica che pare incredibile (cosa di altri tempi)  .
 Allo stesso modo va precisato che nel Kung Fu Tradizionale NON ESISTONO le competizioni agonistiche/sportive: il Kung Fu è un’Arte Marziale, non uno sport!
    Quindi per valutare un vero Maestro è molto meglio basarsi su ciò che realmente pratica ed insegna e come lo fa, non sul fatto che è “x Dan di y” e/o “campione del mondo di xy”: questi gradi e titoli lasciano il tempo che trovano e non sono affatto garanzia di valore marziale e “tradizionalità”, anzi...
Sia ben chiaro che non va screditato chi si cimenta in gare di Sanda, sapendo che è uno sport da combattimento, e lo fa per esperienza consapevole che sta utilizzando tecniche simili alla Kick con alcuni proiezioni.




GRADI  ALTI UFFICIALMENTE RICONOSCIUTI
  NELL'INTERNATIONAL LI CHENG KUOSHU KUNG FU ASSOCIATION
E DA VARI ORGANISMI INTERNAZIONALI
A.M.A. -MA.A.I. -I.C.M.A.U.A. - W.BBB-...) 
  T..C.M.A.K.L.E.

 (relativo agli adepti in attività)- 
 questo non per penalizzare chi non pratica più, ma giustamente per avere un elenco aggiornato di coloro che continuano ad allenarsi e a promuovere le arti marziali tradizionali cinesi .
師公 Shī Gōng Cosimo Gesmundo
Consulente Tecnico, spirituale e punto di riferimento(membro Onorario)
Caposcuola Internazionale di stile 
                      
 師父 Shī Fu Lucien Gatti 
     Direttore Tecnico di stile - Segretario Generale
                     
                    Shī  Gatti Mirko 
                       Membro Commissione Tecnica di Stile
                       Membro Commissione Disciplinare
                    
        Shī  Gesmundo Domenico jr.
  
      師 Shī Paolillo Adriano





Per i Gradi di allievi -Medi- Avanzati - guardare sull'Albo Nazionale e Europeo della Federazione Traditional Chinese Martial Arts Kung Fu Li Cheng Europe
































中國家傳統稱號-排名 (titoli tradizionali cinesi di famiglia -gradi)
武術 Wǔ Shù - 武藝 Wǔ Yì: Arte Marziale
 ( I seguenti Titoli si riferiscono a Adepti/Allievi/Istruttori/Maestri in attività)
  NOME
          Titolo

Scuola

 G.M° Li Cheng Fu
師祖 Shī Zǔ
Memorial


G.M°Gesmundo Cosimo
師公 Shī Gōng
Lifetime
Li Cheng Kuoshu
Kung Fu Association





 Gatti Lucien 
 師傅 Shī Fu
Lifetime
Li Cheng
Kung Fu

A.I. Gatti Mirko
      Shī
Xuan
Li Cheng
Kung Fu

 A.I.Gesmundo Domenico Jr.  
     Shī
Wangzi
Li Cheng
Kung Fu

A.I. Paolillo Adriano       
   Shī

Li Cheng
Kung Fu

 M°Bastianelli Lorenzo
師兄 Shī Xiōng
onorario
Li Cheng
Kung Fu

     
Castellucci Marco
師兄 Shī Xiōng
Feng
Li Cheng
Kung Fu









Blasetti Silvia
師姐Lǎo Shī Jiě
Xiao Mei
Li Cheng
Kung Fu

  Ferrari Federico
Lǎo Xiōng

Li Cheng
Kung Fu

 Rea Roberto
師兄 Shī Xiōng

Li Cheng
Kung Fu

         Guglietti Fabrizio        
弟子代 Tu Di

Li Cheng
Kung Fu


  



 Salvucci Lorenzo
Dì di

Li Cheng
Kung Fu

 Salvucci Gianpiero
  徒弟 Tu Di

Li Cheng
Kung Fu

Tomassini Ernesto

Li Cheng
Kung Fu

Pucci Carlo
  徒弟 Tu Di

Li Cheng
Kung Fu

 Bruni Francesco
徒弟 Tu Di

Li Cheng
Kung Fu

 Messercola Stefano
徒弟 Tu Di

Li Cheng
Kung Fu

Caira Emanuele
  徒弟 Tu Di

Li Cheng
Kung Fu

  Moscone Andrea
  徒弟 Tu Di

Li Cheng
Kung Fu



Di Folco Massimiliano
門徒 Men Tu

Li Cheng
Kung Fu

 Stanziale Francesco
徒弟 Tu Di

Li Cheng
Kung Fu

Bove Giuseppe
  徒弟 Tu Di

Li Cheng
Kung Fu


  









 NOME

 Titolo


Scuola

 Trombetta Silvio
徒弟 Tu Di

Li Cheng
Kung Fu






Pettita Daniele
徒弟 Tu Di

Li Cheng
Kung Fu


Paolillo Daniel
徒弟 Tu Di

Li Cheng
Kung Fu


Rinaldi Cristina
 師姐 Shī Jiě

Li Cheng
Kung Fu

Cicchini Francesco
 徒弟 Tu Di

Li Cheng
Kung Fu

Stephens Waldo
                       
 徒弟 Tu Di

Li Cheng
Kung Fu
Heilong France
Bounhol Yannick
 徒弟 Tu Di


Li Cheng
Kung Fu
Heilong France
Marre Guillaume
 徒弟 Tu Di


Li Cheng
Kung Fu
Heilong France
Fagegaltier Patrick
徒弟 Tu Di


Li Cheng
Kung Fu
Heilong France
Magnez Audrey   
徒弟 Tu Di


Li Cheng
Kung Fu
Heilong France
Roubes Charles
徒弟 Tu Di

Li Cheng
Kung Fu
Heilong France
Chiarelli Diego       
徒弟 Tu Di
Yanshi
Li Cheng
Kung Fu

        
徒弟 Tu Di

Li Cheng
Kung Fu

Fallena Francesco       
徒弟 Tu Di


Li Cheng
Kung Fu

       
 

Li Cheng
Kung Fu

       


Li Cheng
Kung Fu

        

Li Cheng
Kung Fu

       


Li Cheng
Kung Fu

          

Li Cheng
Kung Fu

       


Li Cheng
Kung Fu

      


Li Cheng
Kung Fu

          


Li Cheng
Kung Fu

          


Li Cheng
Kung Fu

          


Li Cheng
Kung Fu

          


Li Cheng
Kung Fu

          


Li Cheng
Kung Fu

           

Li Cheng
Kung Fu

          

Li Cheng
Kung Fu



La Relazione Maestro Discepolo

si inserisce la cerimonia Baishi nel quadro della Relazione Maestro e Discepolo (師傅與徒弟關系, 师傅与徒弟关系, shīfùyǔtúdìguānxì , shi fu yu tu ti kuan hsi ), che tradizionalmente fornisce il quadro entro il quale avviene la trasmissione delle tecniche marziali. Attraverso la Cerimonia con cui si Onora Qualcuno come Proprio Maestro (拜師儀式, 拜师仪式, bàishīyíshì , pai shi i shi ) anche detta Ingresso di un Discepolo nella Scuola (入門弟子, 入门弟子, rùméndìzǐ , ru men ti tzu ), , davanti a testimoni, si ufficializza l'ingresso di un nuovo discepolo in una relazione che prende a modello la famiglia. Si sottolinea la differenza tra il semplice Studente (學生T, 学生, xuésheng , hsue sheng ) ed il Discepolo (徒弟, 徒弟, tú di , tu ti ). Mentre lo Xuesheng è un semplice allievo, il termine Tu di indica l'ingresso formale nel Clan o Sistema Famigliare che dir si voglia. si indica il Baishi, che si traduce come inchinarsi all'insegnante, come la cerimonia che segna tale passaggio, e spiega come tale cerimonia avvenga nelle maniere più disparate a seconda degli usi del maestro. In ogni caso è importantissima l'accettazione di una serie di regole che rientrano in ciò che è chiamato Wude, in alcune scuola si donava al discepolo un medaglione (spesso fatto con un semplice cordone, con una antica tipica moneta cinese, che significava l’appartenenza al “Jia” chia  famiglia. Un famoso proverbio delle arti marziali cinesi recita: Il rispetto verso il Maestro è paragonabile all'acqua che defluisce poco a poco, l'affetto per i discepoli è come l'amore che l'uccello ha per i suoi pulcini (尊師要象長流水,愛徒要象鳥哺雛, 尊师要象长流水,爱徒要象鸟哺雏, zūnshīyàoxiàngchángliúshuǐ,àitúyàoxiàngniǎobǔchú ).












L'elenco discepoli e allievi è in elaborazione



“se non esistessero gli stupidi…..non si distinguerebbero i saggi….”












Li Cheng Kung Fu (Li Jia Quan)

Il nome di questo stile potrà suonare come nuovo, ma le tecniche sono antichissime e di una efficace devastante, alcune delle quali addirittura segrete e tramandate tradizionalmente solo all’interno della Famiglia Li, fino ai giorni nostri.
Questo stile di Kung Fu in realtà è una sintesi di tanti stili di Kung fu del sud e del nord tra i quali: Ba Qua, Hsing Yi, Baji Quan, Tsai Li Fo, Yung Chun Quan, Shaolin Quan, Shaolin Tzu Quan, Wu Zu Quan, Wu Dang, Hung Jia Quan, Foo Jow, Lama Pai….Taiji Quan…questo lascia intendere che non facciamo distinzione tra nord e sud, tra interno ed esterno, in quanto secondo l’insegnamento di Ta Shi Gung Li, l’uno non vive senza l’altro come li Yin e lo Yang….
Questo lavoro e studio parte dal bis nonno del Maestro Li “Li Hsiang”(che ha vissuto tra la dinastia Ch’ing in declino e le varie fasi belliche della Cina) che attraverso battaglie combattute come comandante di Brigata dell’esercito e dopo come grande esperto combattente studiò e sintetizzò i disseminati resti di stili di Kung Fu cinese.









Il Granmaestro Li Cheng Fu  師祖 Shī Zǔ (SI JO), nato il 20 aprile 1938 in un villaggio dell’ex capitale cinese lo X’ian, nei pressi Di "Yulin" ha beneficiato nella sua educazione della saggezza puramente “nobile cinese”e nel compimento dei suoi studi come medico agopunturista, igienista,e ortopedico.
Discepolo del tutto speciale, gli è stato impartito un insegnamento tutto particolare, aiutato dalla lunga tradizione Familiare, in cui le sue prime tecniche gli furono impartite dal monaco Shaolin “Shou Jin”(mano d’acciaio) e dall’amato nonno (Li Yuan) diplomato in arti marziali.
Così fin dall’infanzia(5 anni)il programma di apprendimento è stato molto severo, con allenamenti quotidiani dopo la scuola in ragione di quattro ore al giorno..fatto che più tardi gli è servito per ottenere grandi risultati e il titolo di Shi Gong, datogli dal Consiglio dei Maestri a soli 21 anni !
Il Granmaestro Li Cheng 師祖 Shī Zǔ (SI JO) , accompagnava sempre il nonno, nei suoi viaggi attraverso la Cina per erbe e nella ricerca di vecchi Maestri per imparare vecchi stili, proponendo il nipote in combattimento a scopo di migliorare il proprio Kung Fu, a soli dodici anni aveva già sconfitti
Più di cinquanta avversari più grandi, maturando un abilità leggendaria. Purtroppo attorno ai 29 anni scappa dalla Cina, rincorso  dalle autorità… e diventa un esulo politico, un primo periodo va ad Hong Kong, da lì riesce dopo varie tappe ad approdare in Belgio…ed è lì che si ferma per alcuni anni lavorando come procacciatore e come dirigente socio di un ristorante cinese…sotto al quale insegna in un  kwon ricavato nel sottosuolo, riservato alla comunità cinese.







Foto di luoghi sicuramente cari  al Granmaestro Li Cheng, in cui è cresciuto











Great Grandmaster Li Tau Shen(Wudang Kung Fu)

CERIMONIA TRADIZIONALE - BAI SHI HSUEH



                         

 "Ru shi Di zi" (mandarino) "Yup Sut Dai Gee" (cantonese): Discepoli



Bài Shī hsueh

L’onore e l’importanza della cerimonia sono ancora oggi ben conosciute a tutti, anche se in parecchie Scuole si è perso il senso profondo e se ne è capovolto l’essenza. Conosciamo bene alcuni personaggi che hanno fatto fino a 10 cerimonie in scuole diverse… ? Bài Shī hsueh, uccidendo la Tradizione. Una volta iniziato, in realtà, il praticante non può più tornare indietro e lasciare la Scuola ( Pai), durante le cerimonie che seguiranno di anno in anno, ci potranno essere cambiamenti all’interno della “famiglia” il che è normale, poiché i rapporti con il tempo mutano (in bene si spera). In passato, infatti, dai segreti trasmessi marziali, dipendeva la sicurezza di un intero gruppo sociale: chi trasgrediva  i giuramenti prestati veniva punito severamente. Le classiche cinque punizioni nella Cina imperiale consistevano nel marchiare la fronte, tagliare il naso, tagliare i piedi, tagliare i genitali, tagliare la testa. Sappiamo che ci sono famiglie che tagliavano direttamente i tendini ed i legamenti…
Tra gli Allievi comuni che frequentavano la scuola, il Shi Fu (sifu) 師父, dopo un periodo di osservazione  ne sceglieva uno oppure alcuni a cui riservava allenamenti speciali ed insegnava le tecniche in un modo più profondo e, a volte, diverso, ricordate il detto kung fu è come una cipolla ha più stratti, più la sbucci, più piangi… . Questi prescelti erano i (門人) mén rén (mandarino) o Muhn Yahn (cantonese), i cosiddetti “uomini della porta”, cioè i discepoli, passati attraverso la porta 過門弟子 - guòméndìzǐ (mandarino) o Gwo Muhn Dai Ji (cantonese)].
I discepoli erano coloro i quali entravano nella casa del Maestro e venivano adottati quali membri della sua famiglia, prendendone anche il cognome. Questo ingresso nella famiglia del Maestro veniva celebrato con il Bài Shī hsueh (拜師 – in cantonese Baai Si), la cerimonia in cui ci si prostra di fronte al proprio Maestro, un vero e proprio atto di affiliazione, mediante il quale l’adepto giurava fedeltà assoluta al Maestro ed alla Scuola, per dedicarsi dunque ad una Via senza ritorno. Raramente chi veniva scelto dal Maestro rifiutava…

I Li ( – o Lai in cantonese), i rituali di chiara e inequivocabile provenienza Confuciana, ed il rispetto dell’ordine gerarchico in una comunità come quelle tradizionali cinesi erano di fondamentale importanza.

In generale, il giorno della cerimonia, la stanza viene preparata con i ritratti degli antenati e gli ideogrammi col nome ed i principi della Scuola appesi alle pareti, con un altarino su cui viene offerta della frutta e bruciato incenso con una serie di tre prostrazioni da parte dei discepoli e del Maestro. Il discepolo si presenta in piedi di fronte al maestro seduto e di fronte all’allievo più anziano della Scuola (), in piedi alla sinistra del Maestro. Poi recita il giuramento, guardando i ritratti degli antenati, scandendo con precisione il proprio nome .Dopo il giuramento, il discepolo si inginocchia di fronte al Maestro. Lo studente più anziano consegna una tazza di tè al discepolo, in modo che lo stesso possa offrirla al Maestro. L’adepto omaggia con deferenza il Maestro con il tè: lo stesso prende la tazza, senza bere il contenuto, affinché l’Allievo capisca l’importanza dell’evento. Dopo aver bevuto il tè e riconsegnato la tazza al discepolo, questi la dà all’Allievo anziano.
Offerto il tè , il discepolo consegna al Maestro la hóngbāo (紅包 – Ang Pau in fukinese, Lai See (利市) in Cantonese), cioè una somma di denaro in una busta rossa, che simboleggia genericamente buona fortuna, ma fa riferimento alla rivoluzione delle società segrete per il ripristino della dinastia Ming..Dopo aver offerto la busta, l’Allievo si inchina tre volte, sbattendo la testa per terra, come prova evidente del giuramento nei confronti del Maestro, della famiglia e della Scuola. Durante la prostrazione, il discepolo ruota le mani con il palmo in su, a garanzia della sua buona fede, della sua fedeltà e della sua disposizione a difendere la famiglia, mentre si prosta dice"Kan pai hsia feng"( m'inchino sotto il vento"= desidero diventare vostro discepolo).
il Maestro accettando dice"Pu pu sheng Kso"( ad ogni passo, vi auguro di evolvere più in alto")

Durante il Bài Shī hsueh l’Allievo giura di di non avere altri Maestri, di non entrare mai in un’altra famiglia, di onorare il suo Shi Fu (Sifu) 師父col suo comportamento, obbedendogli in tutto, trasmettendo fedelmente gli insegnamenti della Scuola. In alcune Scuole il Shi Fu (Sifu) 師父versa un altro tipo di tè, bollente e nauseante, in una tazza, porgendola all’Allievo, che viene costretto a berlo tutto d’un fiato, dimostrando così di essere in grado di sopportare le asprezze dei futuri allenamenti.
Alla fine della cerimonia, il discepolo chiede al Maestro: “Mi accetti?”. Il Maestro risponde: “Ti accetto”. Da questo momento in poi, il discepolo è detto “a porte chiuse”. Il Maestro può consegnare all’Allievo oggetti molto importanti della comunità, affinché vengano custoditi, ma di sicuro gli dà un nuovo nome, il (法號) fǎhào – o Faat Hou in cantonese -, cioè spesso un nome religioso buddista . In altre Scuole di tradizione taoista, si chiama (道號) dàohào - o Dou Hou in cantonese -.





Questi titolo indicano il vostro posto nella famiglia Kung Fu, le relazioni tra i shi Xiong e i Shi Di (grande e piccolo fratello) sono realmente ben definiti, ci sono delle regole da rispettare nel “Jia” il rispetto dei maggiori è una cosa molto seria. Ma attenzione, ma questo non vuol dire nulla nel livello di arte marziale né come allievo né come istruttore, quindi questi titoli sono in relazione ai rapporti interni.
Come in tutte le famiglie, esiste delle gelosie, dei tradimenti per l’eredità (del titolo di caposcuola)
E anche incidenti… molte famiglie marziali hanno litigato in passato e litigano ancora dopo la morte del Caposcuola, è triste…ma è una realtà che esiste ancora in Cina…e che purtroppo si è spostata in occidente più subdole.
.
I discepoli: ci sono diversi tipi di discepoli
Kai Men dizi,(discepolo che apre la porta) – primodiscepolo del maestro
I discepoli che saranno gli eredi successori del caposcuola( 3 o 4 in una vita) Zhushi dizi
I discepoli che riceveranno una parte dell’insegnamento (dizi)
I discepoli occasionali (Ji Ming dizi)
Il  discepolo chiudendo la porta ( ultimo discepolo Guan men dizi)
Si diventa discepoli per diverse ragioni e in diversi modi, ma ne parleremo più in là..






                                                         Cerimonia a Taiwan - (Mei Hua)



                                                    Cerimonia Scuola Wu Dang Quan





       

Il senso del Saluto nelle arti marziali tradizionali cinesi :

storicamente, nella Cina antica, il saluto rappresentava una sicurezza contro eventuali aggressori.
Effettivamente, se conoscevate qualche tecnica di “Qin-na Shu” (l’arte di afferrare e delle leve articolari), era possibile, afferrando la mano di un individuo che vi salutava, di attaccarlo a sorpresa. E così che il saluto a distanza poteva essere un segno di educazione e il miglior modo di prevenire cattive intenzioni. Il saluto oggi è un segno rituale che permette a tutti i praticanti di riconoscersi come facendo parte di una stessa famiglia. Ma il saluto è anche il simbolo rappresentando l’unione dello Yin (mano sinistra aperta) e dello Yang (pugno chiuso),cioè la bipolarità delle arti marziali:
 la pace - la guerra, la forza – la debolezza (cedevolezza), la terra – il cielo, il sole e la luna.
E il primo gesto che unisce e che conduce verso la ricerca dell’equilibrio e dell’armonia, principi fondamentali delle arti marziali cinesi. A l’epoca della ribellione  dei “Ming” contro i Ching“Qing”(Manciù), era costume di utilizzare il saluto come segno di appartenenza. Il pugno chiuso vuole rappresentare le forze positive(Yang), e per estensione il sole, il palmo le forze negative(Yin) e per estensione la luna. Bene, nella scrittura cinese, l’ideogramma “sole” incollato a l’ideogramma “luna” forma un nuovo ideogramma che si legge “chiarezza”(Ming). Fare incontrare il sole e la luna erano quindi, in un gesto molto semplice, dimostrare la propria fedeltà alla causa rivoluzionaria e realizzare la formula “Ming Fu Qing fan”, altrimenti detto”rovesciare i Qing e riportare i Ming!

Il saluto Hung Gar è un insieme di movimenti, rappresentando la firma stessa dello stile.
Fa due passi avanti e due passi indietro, con la mano aperta raffigurando l’artiglio tigre.
Secondo la leggenda, lo stile di Hung Gar è nato dal monaco “Gee sim See”, che riuscì a fuggire durante la distruzione del tempio di Fukien Sil Lum (Fujian Shaolin) per mano dei Manciù.
La scuola Hung Gar si sviluppò a partire di un clan clandestini di ribelli che cercavano di rovesciare
La dinastia Ching(Qing).  Questa dinastia è stata considerata dai ribelli « tirranni stranieri » secondo loro « non cinesi ». questo spirito ribelle è evidente nella pratica dell’ Hung Gar. Per esempio, la celebre tecnica “Kiu Sau” è conosciuto come “il dito forte controllando la Cina”, simbolo della loro ribellione.
Nel 1986, la repubblica popolare cinese ha standardizzato il saluto del “Wu Shu”. Questo saluto standard è essenzialmente lo stesso del saluto utilizzato nel Shaolin del Nord. La mano destra è chiusa in un pugno, mentre la sinistra aperta (come già detto).
La reale spiegazione simbolica del saluto è che il pugno mostra la capacità marziale e la mano che copre il pugno dimostra l’essere civile. Molti oggi fanno il saluto ignari del reale significato e molti purtroppo mimandolo esprimono una sola cosa a causa di un scarsa cultura marziale, “arroganza”, “ignoranza e prepotenza”. Per un discepolo Kung Fu una volta, come per i tradizionalisti oggi dal saluto ti presenti…un esempio: molti salutano con il pollice alzato(che vuol dire sono il migliore…?!) i veri praticanti consapevoli del loro potenziale lo piegano sinonimo di”umiltà”.
L’etichetta marziale chiede di essere umili. Le quattro dita , simboleggiano l’unione del Kung Fu o Wu Shu nei quattro sensi. Salutate quando arrivate e quando andate via il vostro Maestro (Sifu-Shi Fu- Sensei….), questo dimostra il vostro rispetto per il suo insegnamento. Salutate i vostri istruttori per le stesse ragioni. Salutate quando entrate o uscite dal Kwoon (luogo d’allenamento) Pai (Scuola)
Al fine di dimostrare rispetto per l’altare e le foto degli antenati (Maestri), salutate i vostri fratelli di Kung Fu. Ma anche Gli Istruttori o Maestri devono salutare  e rispettare chi ha loro insegnato e dato la possibilità di essere quello che sono oggi…(il bene si dimentica subito…) il saluto è un gesto naturale, non deve essere chiesto…






















Shi Fu (Sifu)

Accingersi di cinture o titoli, poì non essere in grado di insegnare nulla, dare ordini (tutti lo sanno fare) purtroppo molti non hanno capito che essere « Maestri » significa essere al servizio dei propri allievi, e nessuno al di fuori dei propri allievi può decidere se sei il loro maestro….infatti sono le persone che riconoscono in te la loro guida, una guida vera….non che interferisce con la vita privata delle persone, o che vuole ordinarti cosa “devi” fare, un vero maestro deve insegnare la via tracciata dai suoi predecessori, e non inventarsi “per moda” o per convenienza cose che non sono attinenti  “essendo completamente ignorante in materia! Tanti dietro a nomi esotici insegnano cose che con le arti marziali tradizionali nulla hanno a che fare….un vero Maestro e non importa la disciplina che insegni, devi amarla, continuare a ricercare, metterti in discussione, e metterti a pari con i tuoi allievi…. Sei solo un uomo, senza poteri … ma se possiedi l’amore per l’arte, l’amore per l’insegnamento e non disdegni di allenarti e d’imparare ancora…. All’ora sei sulla buona strada…

Shifu 師父, il carattere (shī) insegnante , il carattere () significa “tutore”, invece il carattere
() « padre » il primo termine  師傅 a solo il senso “maestro, esperto”, utilizzato come titolo di educazione per esprimere il rispetto verso l’esperienza di un individuo.
Il secondo termine師父 ha un doppio senso “maestro, esperto” e “padre”, e denota così in maniera esplicità una relazione maestro-discepolo o insegnante – allievo. Questo termine è dunque utilizzato da individui soltanto verso il proprio Maestro.
Esiste anche 老師“Laoshi” (insegnante-Professore)  che viene utilizzato come termine più generico







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